CIRA CAPUA 1"E’ passato un anno dall’incontro programmatico del 2022 tenutosi in Confindustria Caserta, primo confronto fra le OO.SS. ed il nuovo gruppo dirigente del CIRA.
In quella sede, oltre alla presentazione del Piano Triennale (incentrato sui punti relativi a Piano Industriale; Fonti di finanziamento; Aumento del valore della produzione; Investimenti e ricerca; Piano di assunzioni e riorganizzazione aziendale), il Management comunicò di procedere alla disdetta di tutti gli accordi di 2° livello adducendo la motivazione che questi fossero molto variegati e allo stesso tempo di voler effettuare una verificare sulla loro natura normativa ed economica.
Dopo la stigmatizzazione da parte delle OO.SS. circa l'ingiustificabilità della disdetta, non fu chiusa la porta ad una nuova negoziazione, sostenuta da una proroga degli accordi di 2° livello durante tutta la fase di trattativa.
Ad un anno di distanza, attendendo ancora i risultati del triennio 2023-2025, nella speranza che il CIRA possa esercitare pienamente il suo ruolo di volano per rilanciare il settore dell’aerospazio, è necessario constatare che la trattativa sul 2° livello si è arenata su posizioni che al momento sembrano inconciliabili.
Innanzitutto, c’è da apprezzare tutto il lavoro svolto dalla RSU, la quale esercitando il proprio ruolo ha notevolmente migliorato l’impostazione iniziale portata avanti dall’azienda.
Appare chiaro che le azioni e le misure proposte dall’azienda, di cui la nuova piattaforma integrativa è solo la punta dell’iceberg, vanno in una direzione che tende a negare la natura del CIRA quale Centro di Ricerca e a mortificare i tanti anni di risultati che il centro ha raggiunto. Alcune di queste azioni e misure risulterebbero infatti anacronistiche anche in realtà propriamente industriali.
Ad oggi, è evidente che tutti i risultati di rilievo raggiunti dal Centro sono soprattutto il frutto della resilienza dei suoi dipendenti, a fronte di un vertice aziendale che ha avviato un processo di destrutturazione non accompagnato dall’emanazione di nuovi e più efficienti modelli di gestione, di business e di moderna e flessibile organizzazione del lavoro.
Questo momento buio è superabile solo attuando un deciso cambio di passo con l’intento di ricreare un clima di fiducia e sinergia con i dipendenti, partendo proprio dall’accordo della piattaforma integrativa.
Ci preme sottolineare che il vero cambio di passo auspicato dovrebbe puntare ad includere nella piattaforma elementi di stabilità, flessibilità e una visione di lungo termine. Solo coniugando tali aspetti sarà possibile motivare il personale del Centro per assicurare un ruolo da protagonista al CIRA, in un contesto internazionale sempre più competitivo e sfidante."
 
CGIL-CISL-UILM
 
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