pol             “Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere.”

Queste qui riportate sono le parole di Giovanni Falcone il quale riesce a racchiude in una sola frase le caratteristiche principali riguardanti il concetto di legalità.
Essere cittadini educati alla legalità significa innanzitutto rispettare e praticare le leggi, un’ esigenza che risulta ormai fondamentale per poter vivere in una società basata sulla costruzione di un bene comune.
La legalità è necessaria ad evitare effetti pericolosi per sé e per il proprio paese. Perciò, il rispetto della legge equivale alla civile convivenza, cosa che purtroppo in Italia in questo momento manca. Vi è un intreccio inestricabile tra corruzione, criminalità organizzata, politica e affarismo. La legalità può tornare ad essere un valore solo se veramente lo si vuole. Ma da tempo è in atto un rigetto verso le regole frutto anche della rassegnazione nell’opinione pubblica, pervasa da quell’indifferenza di fondo verso tutto ciò che non tocca gli interessi personali.

In Italia l’economia criminale, cioè i proventi di attività come contrabbando, traffico di armi, smaltimento illegale di rifiuti, gioco d’azzardo e traffico di stupefacenti vale 170 miliardi di euro l’anno.
L’Italia è il primo Paese dell’Unione Europea per corruzione percepita secondo il Corruption Perception Index 2014 di Transparency International, che riporta le valutazioni degli osservatori internazionali sul livello di corruzione di 175 Paesi del mondo. L’anno scorso il fatturato dell’ecomafia si è chiuso con 29.293 reati commessi e accertati in campo ambientale, circa 80 al giorno, poco meno di quattro ogni ora.
E questi dati ovviamente si vanno a riflettere anche nei piccoli centri proprio come dimostra la cittadina di Sparanise, la cui immagine è stata danneggiata da diversi reati.
Ne ricordiamo alcuni: lo spaccio di sostanze stupefacenti, il caso più recente è quello di 11 persone originarie della città indagate per spaccio di droga, uno scandalo in parrocchia a causa di un prete arrestato per l’accusa di abusi sessuali su minore, rapina ed estorsione, falsificazione di documenti per ottenere il reddito di cittadinanza e traffico di armi.
L’episodio più stravolgente, inerente a quest’ultimo, fu quello del 2016 in cui il ruolo di protagonista spetta ad un uomo localizzato a Sparanise accusato di aver fornito delle armi all’autore della strage di Nizza del 14 luglio, che provocò 86 morti e quasi 500 feriti.

Nonostante ciò il paesino non si arrende e affronta a testa alta tali avvenimenti in quanto riesce ad aggiudicarsi l’ambito premio alla legalità, grazie all’impegno adoperato nel campo dell’informazione con inchieste e denunce delle illegalità diffuse nel territorio.

 

Federica de Felice, S. Pizzi
3D/SCO
Cronisti di Classe 2021/22

 

 

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