Luigi dicecioNel quadro frammentato delle candidature per le prossime elezioni amministrative di Capua previste per il maggio 2022 si rincorrono notizie e smentite a ritmo vorticoso. Al di là del chiaro vuoto di contenuti e di uomini di alcuni laboratori, fazioni o come si vuole definirli, c’è di certo che nell’arena politica saranno diversi i contendenti che cercheranno di spuntarla in una battaglia che si preannuncia dura.
Dopo l’ufficializzazione di Paolo Romano, fino a questa mattina unico contendente ufficiale alla carica di primo cittadino, arriva l’ufficializzazione di Carmela Del Basso, da mesi indicata come possibile candidata a sindaco e che invece qualcuno dava in accordo con Paolo Romano proprio come sua possibile vice dopo un’eventuale vittoria alle urne della prossima tarda primavera. Sostanzialmente Romano avrebbe ufficializzato che il vice sindaco, ancor prima del risultato elettorale, era stato individuato nella persona di Del Basso.
Fortunatamente l’ufficializzazione della candidatura della Del Basso, valida e nota imprenditrice, già consigliere comunale nella seconda amministrazione Antropoli e vice sindaco nel fragile governo Centore, ha evitato che si riproponesse, magari, la trovata cinematografica del tandem di Luca Branco. Molti, infatti, ricorderanno che l’ex primo cittadino si presentava al comizio con Pasquale Frattasi, a bordo del romantico biposto, immagine dall’alto impatto scenico, a significare il sodalizio ed il patto di ferro tra i due ancor prima di vincere le elezioni ma che alla fine ha rappresentato la migliore sintesi del progetto politico fallimentare dell’architetto. Per “percorrere” la sconquassate strade del torpore amministrativo capuano, c’è bisogno di un’auto che sfrecci e non di un lento biposto; il nobile ed affascinante mezzo di locomozione è finito per trasformarsi in un ammasso di ferraglia arrugginita, giusto per restare nel campo delle metafore metalliche, e che ha accompagnato i due protagonisti non sulle vette della politica spettacolare ma più verso la piazzola dei progetti politici rottamati, per dirla alla Renzi.
Intanto sembra che Luigi Di Cecio sia andato già via dal gruppo del laboratorio di Luca Pennacchia, dove i partecipanti al sodalizio politico sono la Veronica Iorio, Davide Castelbuono, Patrizia Aversano Stabile, Pennacchia ed i Cinque Stelle; il progetto non rispecchierebbe i desiderata di Di Cecio che, a questo punto, potrebbe lavorare su una propria lista, non sapendo se quest’ultima possa andare in supporto di un altro schieramento o se addirittura possa vedere lo stesso Di Cecio come candidato a sindaco. Con l’abbandono anche di Aversano Stabile, si prevedono tempi molto duri per il PD di Capua, sempre più povero di candidati e con il rischio concreto di non riuscire ad assemblare una lista competitiva di candidati e quindi non portare in consiglio neppure un consigliere.
Attualmente nel PD la testa di serie è Luigi Di Monaco, chiaramente non voluto a sinistra, come nel PD stesso, come candidato a sindaco. L’allontanamento della Aversano Stabile, cognata di Di Monaco, la dice lunga sulla crisi del partito di Adolfo Villani, dove diverse ed importanti sono state le partenze di ex consiglieri comunali e simpatizzanti, per dirigersi verso nuovi lidi politici. Qualcuno ha immaginato, ma questa ipotesi potrebbe sempre appartenere alla fantapolitica, che proprio il PD possa andare in supporto di Paolo Romano, in caso di un eventuale ballottaggio; si sa, in politica, molto spesso, la situazione reale che viene a crearsi è l’esatta contraria di un’immagine o dichiarazione offerta in pubblico. Per cui, seppur Paolo Romano ha dichiarato molto candidamente durante la sua conferenza stampa di presentazione della candidatura a sindaco che i “il bianco non può andare con il nero” e quindi che lui, uomo di centro – centro destra non può stringere alleanza con il PD o peggio ancora la sinistra estrema, è invece probabile che proprio questa ipotesi possa verificarsi e che il sodalizio tra mondi politici lontani si venga a stringere. Ovviamente queste sono voci che circolano e solo dopo i risultati definitivi che usciranno dalle urne si potrà dire quali saranno gli assetti politici futuri.
Intanto ci vorrà ancora qualche settimana per conoscere gli altri contendenti alla carica di primo cittadino, tra dichiarazioni irrazionali, ridicole e fantasiose rilasciate giorni fa e la realtà, perché allestire una lista è impresa ardua, in un momento in cui c’è il disamore per la politica. Tranne immaginare che liste diverse siano composte per la metà dagli stessi candidati; ed in verità, è proprio quello che si sta verificando, perché qualche capobastone sta millantando l’inserimento nella propria lista di candidati già schierati in altre coalizioni. Penuria di candidati oltre che di idee? Chi sa, fatto sta che il quadro è ancora tutt’altro che definito.

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