san francescoSono trascorsi esattamente ottant'anni da quel lontano luglio del quarantatre', quando in citta' si riunirono i primi sostenitori del locale Ordine Francescano Secolare. Il ritmo del tempo ha scandito tappe fondamentali nella storia di Capua', soprattutto in quei momenti che la narrazione, inesorabilmente, ricorda, primo fra tutti quel nove di settembre del quarantatre, segnato dal bombardamento di Capua e la morte di mille persone. La venerazione per il Santo poverello di Assisi e' stata sempre generosa, feconda di un servizio di apostolato forte e duraturo, perche' il rinnovato spirito di appartenenza al credo francescano ha trovato fertile humus di condivisione e proselitismo nel culto di quella tradizione, che trae sostegno nel ricordo di quel miracolo che San Francesco fece proprio a Capua agli inizi del duecendo, quando il frate, in transito per la citta' e diretto verso Carinola, resuscito' un bambino che era annegato nelle acque del fiume Volturno. Questa domenica di meta' luglio sara' protagonista di uno spettacolo teatrale e musicale ispirato proprio dal miracolo di San Francesco a Capua: "Se fossi qui" e' il titolo dell'evento promosso ed organizzato dal circolo culturale "L'Airone", presieduto da Francesco Chianese, sostenuto nell'inizativa dalla Congregazione delle suore Francescane, sapietemente guidata dalla madre generale Amabile Galata'. Lo spettacolo viene proposto dall'associazione "Antico fa testo" e la messa in scena non poteva trovare ambientazione migliore che nella chiesa di Santa Caterina, l'inizio della rappresentazione e' alle venti. La regia dello spettacolo e' di Francesco Puccio, ed in scena Giacomo Casaula, Claudia Lo Castro, Ernesto Tortorella e Giovanna Trapanese. Nel 1939 Papa Pio XII proclamo' Santo e patrono d'Italia Francesco, la cui figura e' tra le piu' amate nel mondo cattolico. Il miracolo di Capua, secondo fonti storiche, narra di un ragazzo annegato nel Volturno, un uomo lo soccorre e lo porta a riva ormai cadavere. I presenti, pur costatando la sua morte, invocarono l’intervento di San Francesco che non li deluse. Il ragazzo si alzò come se nulle fosse successo tra la gloria e lo stupore di tutti. Di questo episodio ne parla in una canzone anche Angelo Branduardi, che nel duemila pubblico' un album dal titolo "Il trattato dei miracoli". Francesco era in zona, Casanova di Carinola, Capua e Sessa Aurunca, una prova testimoniale e' il convento di Carinola, nelle campagne della frazione Casanova, che fu dimora del poverello d’Assisi nella primavera del 1222. I primi biografi del Santo e le cronache dell’Ordine, soprattutto quelle di fra’ Mariano da Firenze e fra’ Francesco Gonzaga, riprese poi dal teologo e storico francescano del sedicesimo secolo Luca Wadding nei suoi Annales, ne attestano la presenza di San Francesco in tale periodo.
 
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