4appuntamento fazio        La grande danza a palazzo Fazio. A Capua quarto evento in programma per domenica prossima, 28 novembre, organizzato in collaborazione con il festival “Oltre la linea d’inverno”, patrocinato dalla Regione Campania con il contributo del MIBACT e la direzione artistica di Rosario Liguoro e Sabrina D’Aguanno e che si dispiega in diversi importanti e significativi teatri di prossimità della Campania, tra cui la sala Teatro di Palazzo Fazio con FaziOpenTheater evento firmato dal direttore artistico Antonio Iavazzo, nella foto principale ndr. Con successo di critica e di pubblico i primi tre appuntamenti, l'ultima serata con due grandi performances: "Le Città Invisibili" di “Arb Dance Company” di Capua, coreografia di Roberta De Rosa, musiche di Alexandre Desolat, voce di Michele Casella. Il lavoro nasce dal desiderio di raccontare quello che sia necessario fare per non lasciare che l'invisibile sfugga, lavorare su se stessi, spostando l'attenzione da fuori a dentro. "Siamo noi che lasciamo emergere delle cose dimenticandone delle altre, siamo noi che decidiamo di far parte dell'inferno o di lavorare duramente per dare spazio a ciò che è davvero importante - si legge nella nota di presentazione - è proprio l'atteggiamento dell'individuo a fare la differenza, un atteggiamento vivo, sveglio, presente e determinato nella scelta del proprio ordine immaginario delle cose. La seconda parte "Dal Diario di Mario Serra"di Itinerarte di Portici, in coproduzione con “Akerusia Danza” di Napoli, la regia di Rosario Liguoro, le coreografie di Sabrina ed Elena D'Aguanno, voce recitante e in video Patrizia Eger, danzatrice Benedetta Musella, riprese – Post produzione - Montaggio Massimiliano Pappa, costumi di Annalisa Ciaramella, oggetti di scena di Raffaella Savastano, direttore di scena Ciro Di Matteo. Lavoro di danza e poesia, che parte dai testi poetici di Mario Serra, pittore, poeta e musicista molisano, per pervenire ad un gioco di riflessi sulla figura dell’attrice Patrizia Eger, che sia in scena che in video rappresenta anche col proprio corpo la poesia del Serra. Le immagini vengono ampliate nel gioco della danza interpretato da Benedetta Musella. Ogni elemento, dalla voce alla danza, al corpo dell’attrice e della danzatrice, dal testo poetico alle immagini in video, dai costumi agli oggetti in scena, creano un rimando in una tessitura di emozioni e riflessi che tendono ad ammaliare il pubblico in una visione onirica. In osservanza delle misure antiCovid19, per la partecipazione agli spettacoli sono obbligatori Green Pass e mascherine.

 

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