pascadimaglianoOggi, 20 febbraio, è il compleanno del dottor  Alessandro Pasca di Magliano,  ottantatre anni, età anagrafica che non coincide con la vitalità, le idee e le iniziative che il fessteggiato affronta quotidianamente, soprattutto quale pilastro di una grande e bella famiglia. Una presenza autorevole la sua, nella comunità capuana, di cui ne è stato primo cittadino dal 2001 al 2005, ma allo stesso tempo discreta, sempre disponibile al dialogo, al confronto, alla sintesi. D'altronde, un impegno per Capua con protagonista già il papà Michele, che di Capua era stato Podestà dal 1931 al 1936. Un compleanno che "il barone" Alessandro trascorrerà nell'intimità familiare, attorniato dagli affetti più cari, la dolcissima signora Francesca, i figli e gli amatissimi nipoti. Ovviamente, quando parliamo del calore familiare è impossibile non riferire dell'antica masseria alle porte della città, fulcro di molteplici attività produttive, che spaziano dall'agricoltura al conserviero, fino alla ristorazione, tutte unite da un marchio consolidato ed orgoglio per la città di Capua: Gio' Sole. Uomo speciale Alessandro Pasca di Magliano, colto, raffinato, sempre in linea con i tempi, ai quali ha saputo adeguare le spiccate attitudini al sociale, non ultima la brillante conduzione, in qualità di Soprintendente, del Pio Monte della Misericordia, che recentemente ha rinnovato i propri organismi direttivi. Lungo le generose sponde del Volturno, i Pasca di Magliano sono affidatari di notevoli ettari di terreno, bonificati e resi fruttiferi. Alessandro discende dall'avo che portava il suo stesso nome, siamo nel 1600, poi Ascanio, dei Caracciolo di San Vito, che dopo aver ottenuto il dottorato in Utroque iure all'Università di Napoli, nel 1684, fu ordinato sacerdote, ricoprendo incarichi che lo condussero in varie regioni d'Italia, tra cui la Toscana, dove era stato chiamato in qualità di Nunzio Apostolico. Nel 1703 venne trasferito all'Arcidiocesi di Capua e nominato Cardinale nel Concistoro del 18 dicembre 1715, con una dispensa particolare, in quanto Cardinale vivente era già zio Innico. Nei primi anni del dopoguerra, la città di Capua era alle prese con la ricostruzione di buona parte del centro storico, che aveva subito il bombardamento aereo del 9 settembre del 1943, nelle campagne di San Laurenziello c'era Raffaele Pasca di Magliano, fratello di Alessandro, che, con spiccata intuizione, si adopero' per il recupero dei terreni di famiglia. Giovane, tenace, poco più che ventenne, intraprese un'intensa azione di bonifica dell'intera area, dedicandosi con passione ed ingegno alle sue terre, promuovendo lo sviluppo di una agricoltura che si proiettava in settori molto più ampi rispetto alle tradizionali vocazioni del contado capuano. Una tragedia, però, era in agguato e che sconvolse la famiglia Pasca di Magliano. Raffaele ogni giorno telefonava a Napoli, dove viveva la famiglia, una di quelle sere il telefono non squillo', un segno premonitore per il fratello Alessandro, che si precipitò a Capua, Raffaele era rimasto vittima di un incidente, incastrato sotto il suo trattore che si era rovesciato, aveva appena 25 anni. Ad Alessandro, straordinariamente accompagnato prima dalla signora Nicoletta e, dopo la sua morte, da Francesca, il compito di continuare l'impresa in quel di Capua. La signora Anny, mamma e nobildonna, volle deporre una pietra nel punto in cui suo figlio Raffaele era caduto, proprio in quei terreni rigogliosi di piante che aveva cominciato a coltivare. All'epoca, si trattava di piantine, oggi sono cresciute, com'è cresciuta la famiglia, vanto ed orgoglio della città di Capua. Abbiamo voluto rinnovare con questo racconto la storia di una grande famiglia e riconoscenza a Sandro Pasca di Magliano, a cui inviamo gli auguri sinceri per il Genetliaco, da parte di chi, come noi, può vantare la sua amicizia, frutto di una condivisione convinta nell'amore sincero per la città di Capua.

 

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