museo tecnologicoL'arte e la cultura, anche in questo momento di difficoltà che si vive nei nostri territori, possono rappresentare un buon motivo per guardare con fiducia e speranza al futuro. Così, ancora una volta, il Museo Provinciale Campano di Capua, si rende protagonista di una interessante iniziativa, favorita con lo sviluppo di tecnologie moderne, che fanno quadrato con la storia e le opere del glorioso passato della Campania Felix. L'appuntamento è per Venerdì 30 ottobre, alle 17,30, in occasione della inaugurazione della vetrina multimediale, realizzata presso l'arco Antignano. Con il Presidente della Provincia, Giorgio Magliocca, ed il Sindaco di Capua, Luca Branco, ci sarà il direttore della struttura museale, Gianni Solino ed una rappresentanza del Consiglio di Amministrazione. Considerate le restrizioni imposte dai dpcm, la direzione del Museo Campano ha assicurato la trasmissione, in diretta, dell'evento attraverso le proprie pagine social. Grazie ad un intenso lavoro di squadra - ha sottolineato il direttore Solino, in un comunicato diffuso in queste ore - abbiamo potuto realizzare un allestimento multimediale in grado di valorizzare il nostro museo e le sue collezioni, ma anche di future mostre temporanee piuttosto che qualsiasi tipo di evento culturale, istituzionale e promozionale. Al responsabile della struttura museale, si aggiuge Floriana Iannone, nella foto principale ndr, componente del CdA - abbiamo pensato che il modo migliore per affrontare la turbolenza dell’emergenza, sia quella di permettere al pubblico di continuare ad ammirare opere e collezioni, magari semplicemente durante una passeggiata tra i vicoli della città di Capua, meravigliosamente custode di uno tra i musei più rappresentativi d'Italica memoria. Puntiamo ad ottenere - conclude la Iannone - il coinvolgimento emozionale del pubblico attraverso le più innovative tecniche di comunicazione visiva, interattiva e immersiva. La vetrina multimediale che nelle prossime ore sarà attivata nel suggestivo arco Antignano, metterà in evidenza con modernissime tecniche audiovisive, anche il fascino e la suggestione delle Matres Matutae, simbolo di una collezione che rende unico il sito capuano. Ed è impossibile non restare affascinati dal poderoso arco, così detto Antignano, in virtù della sua funzione di congiungimento tra l'attuale sede del Museo Campano e quella che fu la chiesa di San Lorenzo ad Crucem.  L'arco, in particolare, prende il nome da Francesco Antignano che ne commissionò la ristrutturazione. La sua caratteristica è data da elementi lapidei sagomati, su capitelli a fogliame arricciato, di gusto rinascimentale catalano. A destra dell'Arco, come detto, si trovava la Chiesa di San Lorenzo ad Crucem, sconsacrata nel 1594, ricordata per l'analogia, tra i capitelli, con quella di San Giovanni a Corte. Già di fondazione longobarda, la chiesa fu incorporata nell'ampliamento di palazzo Antignano, di proprietà della omonima famiglia, nobile e capuana, che sin dal XIII secolo, comprendeva personaggi d'arme, giureconsulti, prelati, badesse. Tra i tanti uomini illustri della casata, emerge Francesco Antignano, consigliere di Alfonso il Magnanimo, uomo politico di notevole rilevanza durante il regno aragonese.

 

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