INCENDIO NEL CASERTANONon è certo la prima volta che un incendio scoppia per ragioni sconosciute e fa bruciare materiali novici, che poi vanno a finire nell'acqua che beviamo e nell'aria che respiriamo.
E' una situazione che conosciamo bene questa, nella terra dei fuochi.
La nostra terra ha meritato questo nome e purtroppo non lo smentisce ancora.
"Vedevamo solo fumo" "Le fiamme erano altissime", così dicono i cittadini del Casertano che hanno assistito all'incendio. Proprio nella provincia di Caserta, nella zona industriale tra Teverola e Carinaro, per ore i vigili del fuoco hanno lavorato allo spegnimento del rilevante ed esteso incendio che ha preso il via presso una fabbrica di confezionamento per auto. Era venerdì 17 settembre 2021: a dare l'allarme sono stati alcuni operai che si trovavano nell'azienda, chiamando il 115. Le fiamme e il fumo sono partiti dal retro della fabbrica, vicino al secondo ingresso. In poco tempo il rogo si è imbattuto nella struttura danneggiando macchinari e materiali da lavoro.
Le operazioni che riguardavano l'estinzione e lo spegnimento delle fiamme sono state dirette dai vigili del Comando di Caserta, affiancati ai vigili di Aversa e Marcianise.
I cittadini residenti nelle abitazioni limitrofe sono stati obbligati a chiudere qualsiasi finestra della casa serrando ogni persiana: non si respirava. Fiatare era diventato faticoso. L'aria era irrespirabile. Una cappa di fumo si incentra su tutto il vicinato di Teverola.
I conti affermano che per spegnere le fiamme ci sono voluti circa 2 mila litri d'acqua: si è addirittura aperta un'inchiesta perché ancora una volta i territori che coincidono con la "Terra dei fuochi" continuano ad ardere e non si sanno precisamente le cause.


Martino Munno 2CIN I.T. "G.C. Falco".

Cronisti di Classe 2021/22

 

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