guanti e mascherineSiamo contenti quando ce ne liberiamo.
Ci siamo mai posti la domanda: “Cosa succede a miliardi di guanti e mascherine che gettiamo?”
Sorge la problematica di questa nuova fonte d'inquinamento che peggiora sempre di più. Bisogna considerare che essi sono composti da tre elementi: il tessuto, gli elastici e la barretta metallica quella da regolare sul naso.
Dalla composizione della mascherina, sorge il primo problema dato che i materiali non possono essere riciclati nello stesso momento, per non parlare, poi, dei guanti in lattice.
Nella peggiore delle ipotesi sono anch'essi in plastica, quindi, problematici per quanto riguarda la degradabilità.
Bisogna distinguere due tipi di rifiuti: quelli a uso domestico che interessano tutti noi e quelli non domestico riguardante i rifiuti ospedalieri non avviati a discarica, ma termo distrutti perché considerati pericolosi in quanto a rischio infettivo.
Tornando allo smaltimento per le utenze domestiche, mascherine e guanti vanno smaltiti nella raccolta indifferenziata seguendo le linee guida dei comuni di appartenenza.
Da ormai più di un anno, le associazioni a difesa dell'ambiente però sono in allarme e non smettono di mostrare le conseguenze sull'ambiente della crisi sanitaria, pubblicando continuamente, immagini di spiagge ricoperte di "rifiuti covid".
Guanti scambiati per meduse dai Delfini o dalle tartarughe marine che ingerendoli sono condannati a morte o banalmente rischiano di impigliarsi negli elastici impossibilitandoli al movimento e quindi a morte certa.
Non bisogna dimenticare che mascherine e guanti buttati in acqua degradandosi rilasciano micro particelle di plastica che, inghiottite dai pesci, finiscono sulle nostre tavole, le micro particelle vengono inoltre trascinate dall'acqua sulla terraferma infiltrandosi nelle falde acquifere e finendo nella nostra acqua potabile.
Riciclare è costoso a causa del virus che resiste fino a 3 giorni sulle materie plastiche. L'azienda francese PLAXTIL pare abbia trovato una soluzione: mascherine messe in "quarantena", poi tagliate manualmente e macinate, disinfettate con luce ultravioletta e mescolate con una materia legante, la pasta ottenuta viene utilizzata per creare piccoli oggetti in plastica: visiere,porta-visiere,apri-porte,ecc.

SICILIANO CLAUDIO
3B Informatica
I.T. “G.C. Falco”
Cronisti di classe 2021/2022

 

TORNA SU
X

Capuaonline.com

Sul portale Capuaonline.com sono disattivate tutte le funzionalità utili alla copia dei contenuti.