tele delmeseIl suo neorealismo lo esprime nelle tele che produce con passione, fissando storie, personaggi e luoghi di una città genuina, fatta di aneddoti e spesso tradizioni, che hanno sostenuto quel genius incontaminato da ingerenze dettare dalla modernità. Enzo Del Mese espone ancora per poco, fatte salve eventuali proroghe, nei locali del circolo Appio, storica sede associativa nella città di Capua. L'accogliente salone di rappresentanza del circolo, la cui storia è ben nota per le innumerevoli attività culturali e sociali svolte sin dal crinale degli anni quaranta, e che oggi si vuole rigenerare con nuova linfa, nel segno della tradizione, è letteralmente assemblato in tutta una serie di opere, che certificano l'amore che il "maestro" Del Mese nutre per la sua città natale. Un amore tanto sincero, che, però, non lo ha mai trattenuto dall'esprimere posizioni critiche, soprattutto quando era necessario prendere posizione. C'è l'impatto con la realtà popolare che capta l'attenzione del visitatore, è questa la prima sensazione all'ingresso della mostra, dove un quadro ripropone un siparietto tra figure ben note del centro storico. Qui, i bassi angusti ed anneriti erano abitati da nuclei familiari numerosi, che svolgevano attività di socializzazione all'esterno, ed è ancora qui, che si nota, fissata dal tratto deciso e generoso dell'autore, la gabbietta con il cardellino, il tavolo di appoggio, l'immancabile bicchiere con il buon vino nostrano dal colore turchino, le cartelle della tombola. Lo sguardo del singolare "fido" genera attenzione, perché fissa il visitatore trasformando la contemplazione in partecipazione attiva. Il susseguirsi delle immagini in esposizione prediligono il Volturno, con il ponte Romano e quello Nuovo, la riviera ed i pescatori e dove spicca il lontro, ultimo baluardo di quei famosi "ciummaiuoli" capuani. Nella sua imponente grandezza che si colloca su di una intera parete c'è un un ulteriore quadro attraverso il quale il maestro Enzo Del Mese esprime nel modo che più gli è congeniale i dubbi e le incertezze comuni che spesso alimentano l'estenuante ricerca sul nostro essere credenti. Ed infine, non potevano mancare i personaggi che per l'autore meglio caratterizzano la sua genesi di artista popolare. Una mostra quella di Enzo Del Mese che si osserva con piacere e partecipazione e che trasforma il visitatore in protagonista.