IMG 20190613 072247Il tredici di Giugno non è una data come le altre, è la festa del "Santo", così come lo chiamano in quel di Padova, dove c'è il suo Santuario e dove si venera uno degli uomini della chiesa cattolica più amati e popolari nel mondo: S. Antonio.
Sono certo che in ogni famiglia c'è un Antonio da festeggiare.
Antonio è un grande Santo, venerato, in modo inequivocabile, anche nella nostra città, dove nella pura semplicità, si erge la cappella di via Roma, regio dono di Ferdinando di Borbone. Qui, è presente ed attivissima la congrega, il cui priore è Vincenzo Mauriello, coadiuvato dalla cara ed inseparabile moglie Assunta Polito, il diletto figliuolo Gabriele, Antonio Staro e tanti collaboratori.
L'Arcivescovo Salvatore Visco, non ha privato i fedeli della sua autorevole presenza nella ricorrenza odierna, per cui sin dalle prime luci dell'alba, si registra un andirivieni di fedeli che proseguirà, come tradizione, fino a tarda sera.
Gli Accollatori dell'Associazione Cattolica, saranno "pronti", già dalle 17, con la fede, con la passione, con il cuore, a portare in processione il Santo. Il peso del carro sarà ancora una volta la penitenza da sopportare.
Lo si farà ancora una volta; ed ancora una volta, quel "doppio passo", che specializza gli Accollatori di Capua, sarà il tributo di fede per il Santo. Sin dal dopoguerra, nella cappella, si regostra una fervente professione di fede; un attaccamento devozionale intenso, senza remore, leale, generoso.
La "tredicina" rappresenta il percorso fondamentale che anima l'alba antecedente i festeggiamenti.
Tredici è il numero ricorrente in Sant’Antonio, infatti quando si dice la Tredicina, con questo termine si intendono innanzitutto i tredici giorni di preparazione alla festa. La Tredicina si ripete ancora oggi nella Basilica e in altri santuari Antoniani, o chiese francescane, come pure privatamente in tante famiglie, e a Capua, nella cappella dedicata.
Con lo stesso termine, si intende anche una preghiera articolata in tredici punti; tredici sono anche i miracoli che si dice possa compiere Sant'Antonio in una sola giornata.
Ecco la festa: alle diciassette, il raduno dei fedeli all'esterno della cappella, gli Accollatori porteranno il "Santo" sul carro, fino alla chiesa dei Santi Filippo e Giacomo per la
celebrazione della Santa Messa in musica. Sarà, sicuramente, il momento di maggiore giubilo per la festa del frate di Padova, che, però, si sa', ebbe i natali in quel di Lisbona.
Al termine della funzione religiosa, la tradizionale processione per le vie della città, ed il rientro in tarda serata nella cappella, con le marce della banda musicale, i fuochi pirotecnici, ed il "doppio passo" degli Accollatori, in un percorso finale di grande partecipazione e soprattutto di altrettanto coinvolgimento emotivo.
Emozionante, poi, veder sfilare i confratelli della congrega, vestiti rigorosamente con il saio.
Alla fine, bravi soprattutto i componenti del Comitato, che cura con certosina precisione, ecomiabile fede ed altrettanta devozione la cappella che ospita il "Santo", trovando nella giornata odierna, la giusta ricompensa per il lavoro di fede e carità costruito per tutto l'anno.

 

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