
I due, dopo aver contattato la vittima hanno messo in pratica il cosiddetto “cavallo di ritorno” riferendogli di essere in possesso della sua bici elettrica e che per riaverla indietro doveva pagare la somma di euro 350.
La vittima, che non si è persa d’animo, ha prima accettato di pagare, concordando modalità e luogo dello scambio, e poi ha informato i carabinieri che li hanno bloccati e arresati
Nel bagagliaio della loro autovettura, una Fiat 500 X, i militari dell’Arma hanno rinvenuto la bici elettrica rubata che hanno poi restituito al legittimo proprietario.
Gli arrestati sono stati posti ai domiciliari.