Belfiore confronto media 280921Beni confiscati e ambiente. Ieri pomeriggio, 28 settembre, nel bene liberato dalla criminalità “Casa Stefano Tonziello”, in via Santa Lucia, Maria Belfiore di Alleanza per Capodrise ha partecipato al confronto con gli altri candidati a sindaco promosso dall’Associazione Rete di Cittadinanza e Comunità. L’organizzazione è intitolata alla memoria di Stefano Tonziello, docente di Frignano e figura storica del movimento contro la Terra dei fuochi. Sollecitata dalle domande del moderatore, Belfiore ha ribadito «la necessità di nutrire una “cultura del noi” per camminare insieme: società civile e istituzioni. L’utilizzo dei beni comuni, lotta alle povertà e per la comunità libera dalle mafie, investire nell’educazione e nella promozione umana perché la vera determinante del benessere è intrecciata alla produzione e al consumo di beni relazionali, si affrontano, innanzitutto, se ci poniamo il tema della partecipazione e di quali politiche per combattere e sconfiggere le mafie, per combattere le povertà e il welfare di comunità Sappiamo che c’è molto altro nei partiti e nelle stesse istituzioni: nella società abbiamo una ricchezza umana con competenze, storie, saperi, sensibilità straordinarie. Per allargare la democrazia – ha proseguito Belfiore – e per la comunità libera dalle mafie, ognuno con la propria responsabilità, abbiamo bisogno delle quattro “c”: continuità, concretezza, coerenza, camminare insieme, per l’appunto. I beni comuni richiedono una nuova grammatica e una inedita partecipazione della cittadinanza. È in crisi il sistema elettorale, economico e i partiti, le istituzioni sono incapaci di dare risposte alle novità e alla complessità delle questioni. Non è la fine della politica, ma l’esigenza di una politica condivisa, democratica, partecipata dal basso. In questo senso, bisogna praticare la cura delle relazioni e inclusione. Prendersi cura delle persone, rispettare e proteggere le bellezze naturali, storiche e artistiche, accogliere le persone povere e quelle colpite dalla violenza criminale, garantire alle persone con disabilità una vita degna e autonoma, aiutare le persone a riconciliarsi con la società, praticare la convivialità delle differenze, vuol dire  – ha concluso Belfiore –   adoperarsi per favorire un modello economico inclusivo e sostenere la cura delle relazioni». Prima del confronto Belfiore ha sottoscritto “Un patto con la buona politica per sconfiggere camorre e corruzione”, promosso da Libera Campania in vista delle Amministrative del 3 e 4 ottobre.

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