ragozzino dirienzo veglianteIl periodo straordinario che viviamo, dovuto all'emergenza pandemica, ha messo in ginocchio le attività commerciali dell'intero Paese e della nostra città.
In particolare, le attività ricettive e di ristorazione - per le quali fino a due giorni fa vigeva l’obbligo normativo di non poter somministrare all’interno degli esercizi commerciali e quindi di dover operare solo con tavoli all’esterno - per poter sopravvivere al momento di oggettiva difficoltà, hanno fatto richiesta di poter utilizzare suolo pubblico, ricevendo dinieghi con motivazioni di ordine urbanistico.
Di qui le tantissime richieste di aiuto, da parte di questa categoria in particolare, che hanno indotto i consiglieri di opposizione a presentare una Mozione Consiliare Urgente affinché le richieste fossero valutate con maggiore elasticità dai dirigenti, come indirizzo politico, e favorito l’utilizzo gratuito, da parte di tutte le attività di ristorazione, degli spazi all’esterno delle stesse.
Detta mozione consiliare, estremamente importante, avrebbe dovuto trovare una sensibilità che l’attuale amministrazione evidentemente non ha, e che l’ha spinta a non portarla nemmeno in consiglio comunale.
Anche la Conferenza dei capigruppo dello scorso 24 maggio riteneva di dover discutere sulla opportunità di suggerire agli uffici comunali una maggiore elasticità nella concessione delle aree e degli spazi pubblici.
Si tratta dunque di un atto molto grave nei confronti dei ristoratori, da parte di un’amministrazione che dovrebbe invece sentire il dovere di fare proposte, anche attraverso il proprio delegato al commercio, e cercare con azioni concrete, di favorire la ripresa delle attività commerciali.
Era chiaro a tutti che la mozione potesse approdare in consiglio comunale ed è incomprensibile che la Presidenza del Consiglio, da garante della conferenza e del consiglio comunale, non abbia tenuto conto delle necessità del territorio, perché insieme al rispetto dei regolamenti vengono i legittimi interessi della collettività.
Si tratta delle difficoltà che vivono le attività economiche cittadine per le quali, è utile ricordarlo, questa amministrazione non ha concesso neanche una sola quota dell’indennità di funzione, pari a circa €. 10.000 mensili, neanche nel periodo peggiore della crisi pandemica in città.
Un’amministrazione attenta al territorio, calata nella realtà cittadina, avrebbe dovuto anticipare le richieste degli esercenti ed agevolarne le legittime istanze, perché le azioni di sostegno del territorio non sono di centro-destra o di centro sinistra, sono semplicemente azioni di buon senso, quello che sembra ormai smarrito da un’amministrazione lontana dalla vita della città: l’Amministrazione del nulla.


I Consiglieri Comunali di Opposizione
Angelo Di Rienzo
Melina Ragozzino
Annarita Vegliante

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