ragozzino veglianteNella Commissione Servizi Sociali, Sport e Cultura, tenutasi ieri pomeriggio in videoconferenza, abbiamo discusso degli interventi di ripristino di alcuni edifici scolastici della Città, nonché della necessità di acquistare strumenti e arredi per lo svolgimento delle attività didattiche.
Abbiamo chiesto l’elenco di tutti i lavori eseguiti e degli acquisti fatti finora, oltre che di quelli a farsi, per vigilare sulla effettiva esecuzione degli stessi.
È stata nostra premura chiedere un incontro con i rappresentanti delle realtà scolastiche presenti sul territorio, in particolare con le direzioni delle strutture paritarie che operano a Capua, che purtroppo non sono state ancora considerate.
Ieri, mentre la scuola pubblica era chiusa, quella paritaria era operativa, non avendo ricevuto nessuna ordinanza sindacale per procrastinare la chiusura dei plessi, che dai 0-6 anni, così come disposto dalla regione, prevedono l’attività scolastica in presenza e non in DAD.
Purtroppo il Sindaco è distratto in altre cose, ma sulle scuole chiediamo maggiore attenzione; avrebbe dovuto emanare in anticipo la nuova ordinanza di chiusura, e non aspettare oggi, 8 dicembre, per non creare confusione e disservizio.
Riteniamo che il primo cittadino non possa sottrarsi al necessario confronto con queste realtà territoriali, fortemente danneggiate dalla pandemia.
Ringraziamo i membri della Commissione che hanno accettato la nostra proposta di un incontro, in tempi brevissimi, con le rappresentanze delle scuole paritarie presenti a Capua, per confrontare idee e opinioni, e ipotizzare un possibile programma di rientro dopo le vacanze natalizie.
Tutto ciò per effettuare prevenzione, sanificazione e screening con cadenze precise, magari in convenzione con laboratori cittadini, per ridurre il costo degli esami a carico delle famiglie.
La sicurezza di ogni singolo bambino vale più di qualsiasi giorno o anno di istruzione, anche se non possiamo continuare sempre a chiuderci in casa per proteggerli; i nostri figli hanno bisogno di socializzare per evitare i traumi causati dalla pandemia che molti psicologi fanno rilevare.
Bisogna programmare piani di riapertura, perché senza organizzazione e senza programmazione non si lavora nell’interesse dei più piccoli che hanno maggiore difficoltà a seguire con la DAD, sia per mancanza di mezzi (si pensi alle famiglie numerose), sia per l’assenza di un genitore disponibile ad affiancarli, se non ancora sufficientemente autonomi.
È necessario farsi trovare pronti quando si ritornerà alle attività didattiche in presenza, ed è nostro dovere creare un percorso con specialisti del settore che consenta il reinserimento a scuola con la necessaria serenità, fiduciosi che le varie strutture seguiranno tutte le procedure necessarie per tutelare la salute dei nostri bambini.

Le Consigliere di Opposizione
Melina Ragozzino
Annarita Vegliante

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