barresi3Da oltre un anno, non c'è alcuna risposta concreta del Comune di Capua, alla chiara e motivata richiesta del Consiglio di Amministrazione del Museo Campano, riguardante la concessione della chiesa di Santa Placida e del complesso di San Gabriello, al fine di consentire l'ampliamento delle sale espositive. 
Sul problema è intervenuto il Coordinatore Provinciale dell’ENDAS (Ente Nazionale di Azione Sociale), Avv. Roberto Barresi, il quale ricopre anche il ruolo di voce dell’opposizione all’attuale amministrazione comunale, quale leader del Movimento politico civico “Insieme per Capua”.
Barresi, ha evidenziato che “gli importanti reperti, oggi tristemente messi a deposito, al chiuso, nel palazzo Antignano, devono essere finalmente portati alla pubblica ammirazione e, ciò, anche al fine del necessario rilancio del Museo di Capua, che rappresenta un  importante incubatore economico del territorio comunale e dell’intera provincia. Per non parlare delle enormi riserve di materiale accatastato in ben 20 locali di depositi non esponibili ai visitatori con sacrificio anche di raccolte preziose come i cimeli, unici al mondo,  di Giuseppe Martucci e di Ferdinando Palasciano. L’unico elemento certo - ha affermato Barresi - a fronte di quanto innanzi evidenziato, che dimostra il disinteresse provato dall’”intellighenzia” del noto branco di incapaci che malgoverna Capua, con il silenzio e l’ignavia complice della minoranza, o presunta tale, i cui segni di vita sono ormai flebili ed improduttivi, è la pubblicazione di un avviso d’asta, precisamente il n. 7246 del 16.06.2020, per la vendita del lotto “Convento di  S. Gabriello (XVI Sec.)”. Tale avviso d’asta, viene emanato in conseguenza del fatto che  non vi è interesse concreto dell’amministrazione comunale e provinciale, di procedere all’acquisizione del bene in discorso. Mettendo da parte ogni sia pur facile previsione, riguardo a chi vorrebbe e dovrebbe acquistare la struttura, che sarà oggetto di eventuali e successive valutazioni ed iniziative, quello che colpisce e, soprattutto ferisce, è che con tale volontà di vendere a privati, si va a sottrarre al pubblico e alla comunità capuana il suddetto monumento di grande pregio storico/architettonico. 
Dunque - ha aggiunto Barresi - né il Comune di Capua né la stessa Amministrazione Provinciale, proprietaria del Museo Campano, che conoscono perfettamente le esigenze di ampliamento di quest'ultimo, vogliono portare avanti alcun procedimento di  acquisizione del Complesso monumentale, in barba e dispregio delle richieste e  delle sollecitazioni in senso contrario, avvenute e provenienti dal qualificato Consiglio di Amministrazione del Museo Campano di Capua. Pertanto, ad oggi la situazione è che un bene di cospicua rilevanza storico architettonica, sta per essere ceduto vergognosamente al miglior offerente, privando così Capua dell’unica opportunità di poter rilanciare ed  ampliare il Museo. Non sfugge a nessuno che la Pubblica Amministrazione, per quanto di sua  competenza, debba attivarsi subito affinché il Complesso del S. Gabriello possa restare proficuamente in mani Pubbliche e contribuire sia al rilancio del Museo Cittadino, che alla rivalutazione culturale dell’intero complesso architettonico. 
Da ciò - ha concluso Barresi - deriva un obbligo evidente e  ben preciso per la locale pubblica amministrazione: procedere subito a tutti gli adempimenti finalizzati a scongiurare un gravissimo scempio ai danni della Città, della Cultura, del Turismo, dell’Occupazione e dell’Economia. Per tali ragioni si invita formalmente ed energicamente chi amministra Capua e la Provincia di Caserta a svegliarsi dal dannoso torpore nel quale sono sprofondati!!!”