tempio 35 scautismoLa storia dello scoutismo a Capua, meravigliose pagine di socializzazione e formazione per tanti giovani. Il prossimo anno sarà celebrato l'ottantesimo anniversario dalla costituzione del primo nucleo scout nella nostra città. Da allora, tanti, tra uomini e donne, hanno prestato il loro servizio a favore della comunità capuana. E la famiglia scout si è sempre ampliata, sviluppando con attenzione le molteplici esigenze che provenivano anche dalla periferia, il cui sviluppo abitativo richiedeva le opportune attenzioni. Cosi è nato il gruppo Capua 4, sono passati trentacinque anni dalla sua costituzione. È domenica, ed è giusto che le celebrazioni per l'anniversario siano state programmate per la giornata festiva. La storia del Capua 4 comincia nel settembre 1987, quando su invito del parroco don Franco Ruotolo, due capi del gruppo Capua 1, Antonella e Pasquale, avviarono i primi contatti con la parrocchia San Roberto Bellarmino, allo scopo di iniziare un discorso di scoutismo nella zona. Fu resa edotta l’assemblea riunita per la messa, spiegando le finalità del movimento scout e la struttura organizzativa. Fecero seguito le prime iscrizioni per dare vita all’avventura del reparto femminile Brownsea e del branco misto Seeonee, che presero i nomi, il primo dall’isola della Manica dove Baden Powell tenne il primo campo nel 1907 ed il secondo da personaggi come Seeonee, il branco di lupi nel libro della giungla di Kipling, appartenenti alla tradizione del movimento scout. Il passo immediatamente successivo fu la nascita del reparto maschile Mafeking, dal nome di una località africana in cui B.P. fu impegnato nella guerra contro i Boeri e dove per la prima volta furono utilizzati dei ragazzi con compiti di pattugliamento ed osservazione, cominciando a sperimentare, praticamente, un’intuizione pedagogica che ha dato vita al movimento giovanile più esteso al mondo. I colori del foulard del gruppo Capua 4 furono scelti dopo lunghe riflessioni sul significato che tali dovevano rappresentare, dunque il ruggine come sfondo, a ricordare il colore della terra di Brownsea dove si svolse il primo campo scout. La striscia bianca la purezza, trasparenza e lealtà, in buona sostanza i principi a cui si ispira la “politica” scout del gruppo. Ed ancora la striscia gialla, testimonianza dell'appartenenza alla Chiesa, il giallo ed il bianco sono i colori del papato e per Capua il giallo è uno dei colori dello stemma. Le prime squadriglie furono le volpi, pantere e tigri e le prime promesse furono pronunciate dal reparto femminile Brownsea nel gennaio 1988, a S. Angelo in Formis.
La prima sede nei alcuni locali della chiesa nel rione Risorgimento. Nel 1990 l'autonomia dal Capua 1, che certifico' la costituzione del Capua 4. La storia è continuata con alterne vicende e non pochi problemi, dovuti soprattutto alla carenza di capi che potessero garantire continuità nelle branche. Malgrado le difficoltà sono stati raggiunti gli obiettivi di diventare per i ragazzi della parrocchia un punto di riferimento stabile per ideare imprese. In questi ultimi anni il gruppo è cresciuto molto, nel numero dei ragazzi e dei capi, con riconoscimenti ed apprezzamenti per lo stile, la passione e la serietà con cui vengono svolte le attività di aggregazione.
I trentacinque anni di scoutismo del Capua 4 vengono festeggiati con la consapevolezza del lavoro svolto, ed Il futuro del gruppo si traduce nell'affrontare le nuove sfide dell’educazione con la certezza che Maria, madre del Dio dolcissimo, giuda i passi e le scelte, fedele compagna di viaggio. La Santa Messa domenicale del 23 ottobre, alle 11 nel Tempio di San Roberto Bellarmino, per festeggiare l'evento.

 

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