Foglie 310722ANon immagino Luigi Ferraiuolo, scrittore e giornalista affermato, che indossa il classico the poet, il cappello di Indiana Jones, ma con taccuino e lapis, questo si, gli è più congeniale. Eccolo, allora, alle prese con la riscoperta di luoghi, miti e leggende che fanno parte del nostro genius loci. Paesi, contrade, nelle cui terre esistono storie, racconti e presenze che non fanno parte solo dell'immaginario collettivo. Il suo filone, spesso, predilige la credenza, o meglio quella fede interiore che esprime con le architetture di modesta esposizione o imponenti fabbriche religiose, le testimonianze del passato ed il rinnovato professare quotidiano. Viaggio per esploratori con l’anima, è il sottotitolo della bella e coinvolgente avventura editoriale, Italia sacra straordinaria e misteriosa, elegante veste grafica per la San Paolo; Luigi Ferraiuolo propone la lettura appassionata ed approfondisce non solo i luoghi di attenzione ma che rievoca episodi di narrazione collettiva. L'autore è firma di numerosi articoli per Avvenire, l'Osservatore Romano ed altrettante testate giornalistiche locali e nazionali, è redattore di Tv2000. Un viaggio, il suo, in luoghi noti ma anche al di fuori delle attenzioni mediatiche. Il racconto del Monte Sant'Angelo e la grotta sacra, per esempio, meta di pellegrini provenienti da tutto il mondo. Tappa d'obbligo, ma non secondaria per chi venera il Santo di Petrelcina nel santuario di San Giovanni Rotondo e decide di proseguire il percorso lungo il tavoliere, per farsi coinvolgere nel rito arcaico dell'arcangelo Michele.
Si scende fin giù nelle viscere della grotta. Ho letto che sin dal 490 d.C., anno in cui secondo la tradizione avvenne la prima apparizione dell’arcangelo sul Gargano. Il libro di Luigi Ferraiuolo è un racconto e l'autore, con l'abilità di chi destreggia con autorevolezza la propria penna, è ricco di particolari. Il fascino dei luoghi serve ad arricchire ulteriormente il bagaglio di fede, ben noto del narratore, che suggestiona ancor più grazie ai misteri che si celano nelle nostre terre. Così, dalla Puglia si passa a Montegiove, dove c'è il convento francescano della Scarzuola, fondato da San Francesco d’Assisi nel 1218, che vi piantò un cespuglio di lauro e uno di rose, facendo scaturire una fonte d’acqua. C'è la chiesa del Sacro Cuore del Suffragio, dedicata alle anime del Purgatorio, dove sono racchiuse “le prove dell’esistenza delle anime morte e ancora in Purgatorio”. È il 2 luglio 1897, durante la celebrazione della Messa, era scoppiato un incendio, tra le fiamme si era salvato solo il quadro dell’altare maggiore, ma i numerosi fedeli presenti alla celebrazione avevano giurato d’aver visto nel fuoco ardente l’immagine di un volto sofferente. Quella immagine, dopo l’incendio, è rimasta impressa come intrappolata dalle fiamme sulla calce, sulla parete annerita, ed è tuttora visibile, malgrado sia nascosta dal trittico dell’Addolorata tra gli Angeli. Vi assicuro che il libro si legge con interesse e se capita di dover ripiegare un angolo per segnare il punto di arrivo, si riprende con la stessa attenzione, pagina dopo pagine, per continuare il viaggio con l'autore e sentirsi protagonisti.
Foglie "Di Lauro"

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