palmieri“Con la porta aperta”, necessaria per far entrare pensieri, riflessioni, esperienze, far uscire il testo definito, utile, piacevole nella lettura, generoso nel compendio di una formazione culturale giovane e dinamica. Michele Palmieri, dimostra, con la sua "penna" capacità Interpretativa, notevole empatia con i lettori.
Con la porta aperta è una raccolta di dodici racconti, in poco più di cento pagine.
Nessun racconto è tratto da storie vere, ma quelle descritte fanno parte di un quotidiano comune. Comune nel senso che narrano personaggi con pregi e difetti. Storie diverse tra loro, dove il lettore ne acquisisce i contenuti in una mappa difforme rispetto ad una sequenza logica e, magari, temporale. L'interazione con l'autore si concretizza nel finale dei dodici racconti, dove il protagonista sarà il lettore, che farà propria la narrazione, generando, inconsapevolmente, il finale. Michele Palmieri è, dunque, sostenitore di una letteratura diversa, integrativa, più che altro generosa nella conpartecipazione, eliminando, radicalmente, termini pomposi e autoreferenziali, con altri, molto più scorrevoli e di uso quotidiano. Utilizza uno stile contemporaneo, con l’uso di neologismi, inglesismi ed espressioni talvolta inventate. Per l'autore, infatti, la scrittura deve seguire lo stile di vita delle persone e parlare come loro. Altra cosa è la lettura, e, qui, allora, diventa fondamentale conoscere il più possibile, a partire dai classici. Il testo oggetto della critica, è, dunque, utile a rilassarsi, aprire la mente, senza la supponenza di voler imporre un pensiero, quanto dare uno spunto per crearne uno proprio. Da qui, quindi, aprire un confronto, che se non riesce a fornire un punto di vista univoco, realizzi la coesistenza di entrambi i ragionamenti, senza prevaricazioni.
Michele Palmieri, oltre la scrittura, predilige la fotografia; ha partecipato, tra l'altro, al corso di scrittura creativa diretto da Marilena Lucente, a cui è seguito un workshop con Antonio Pascale, nell'ambito delle iniziative collegate a “Capua, il luogo della lingua festival", rassegna diretta da Giuseppe Bellone e che eleva la città a sede del primo volgare italiano.
Michele Palmieri, ha firmato anche editoriali per una pubblicazione periodica e, nella biografia “Eduardo di Capua, l’Amleto della canzone” è stato inserito un sup racconto, insieme a quelli di altri sette autori, tutti ispirati a canzoni del compositore.
Il libro "Con la porta aperta" è per Michele Palmieri la raccolta d’esordio; la diffusione del volume, che si presenta, tra l'altro, anche in una elegante veste grafica, è disponibile sia in cartaceo che in Ebook.

 

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