capua3luglio        Difformità e pericolosità delle installazioni sono, secondo Capua 3 Luglio, una questione che potrebbe essere risolta con una semplice ordinanza.

Ecco il testo della missiva, che pubblichiamo integralmente:

 

"Gent.ma Dott.sa Tortelli,

Premesso che
Prima dell’insediamento dell’amministrazione Centore, Capua è stata interessata da alcuni lavori rientranti nel progetto di ‘ Recupero, riqualificazione ed infrastrutturazione dei percorsi urbani del centro storico’. Nell’ambito di tale progetto, molte strade del centro storico sono state disseminate di paletti dal dubbio valore estetico e di sicura pericolosità (molte sono le cause promosse da pedoni e automobilisti che hanno subito danni dall’impatto con questi paletti).

Considerato che
Il percorso pedonale venutosi a creare con i suddetti paletti, in tantissimi punti (come ad esempio Via Salomone ultimo tratto verso Via Roma, Via Menicillo ultimo tratto verso Via Roma, alcuni tratti di Via Principi Normanni, alcuni tratti di Via Fieramosca, ecc.), è sicuramente insufficiente al transito dei dispositivi in dotazione ai diversamente abili, in contrasto con quanto prescritto dalle norme in materia di superamento delle barriere architettoniche.
Lo scrivente comitato inoltrava richiesta di accesso agli atti al Provveditorato Interregionale per le OO. PP., nella sua qualità di committente appaltatore delle opere, in cui si chiedeva, fra l’altro, copia delle planimetrie della sezione stradale tipo, con ubicazione del paletto dissuasore.
Il PP.OO. inoltrava PEC (allegata) a firma del R.U.P. del progetto (allegata), in cui si precisava che “l’ubicazione dei paletti, trattandosi d’intervento rientrante nel novero della disciplina della circolazione stradale veniva disposta, di volta in volta, con ordinanze sindacali che indicavano alla ditta il posizionamento e le distanze da mantenere rispetto ai fabbricati, agli incroci ecc”.

Dato atto che
I paletti sono considerati come semplici dissuasori della sosta e non come percorsi urbani. Come tali essi possono essere rimossi nello stesso modo in cui sono stati installati, vale a dire con semplice ordinanza.

Si richiede nei modi e nelle forme previste dalla legge:
1. l’immediata rimozione di tutti i paletti collocati palesemente in difformità alle vigenti normative;
2. la messa in sicurezza di tutti i paletti divelti che, per la loro scarsa visibilità, sono, per certi aspetti, più pericolose dei paletti stessi."

F.to Capua 3 Luglio