radioliberaSono convinto che quando Peppe Rosolino, fece questa proposta ad Alessandro Ruggiero, entrambi, manco si rendevano conto di cosa sarebbe successo di lì a poco.
Pionieri di un processo, che sulla scia di una liberta' dell'informazione e nell'etere, stava coinvolgendo l'Italia, nella sua interezza.
Nacque così, Radio Marconi Capua.
La cosa più incredibile, è che il primo trasmettitore, fu costruito e testato proprio da Peppe Rosolino.
Pausa pranzo nello stabilimento Siemens o meglio, già Italtel di Santa Maria Capua Vetere, la nutrita schiera di operai Capuani, faceva capolino intorno a Peppe, apprezzato per bontà d'animo e profonda generosità, non solo dalla dolcissima moglie Nunzia ed i figlioli Anna, Maria e Domenico, ma anche dagli amici, che con lui hanno condiviso esperienze radiofoniche prima, e televisive poi, negli studi di Tele Capua e ReteCapua.
Oggi, sarebbe stato il suo compleanno, ed il ricordo suscita emozione e piacevoli reminescenze, per le quali, il racconto rende visibile il dietro le quinte di programmi radiofonici e televisivi, che hanno fatto scuola nell'etere capuano.
Correva l'anno 1975; un viaggio nel tempo, poco più di quarant'anni. Gli studi di Radio Marconi Capua furono assemblati in via San Tommaso, con tanto di contenitori per le uova alle pareti, per insonorizzare gli ambienti; due modestissimi piatti per permettere ai vinile di girare, facendo attenzione ad abbassare il braccio con le puntine con delicatezza, un mixer di pochi canali, forse quattro, un mangianastri ed un solo microfono con cappuccio rosso. Questi, in sintesi, gli strumenti per irradiare musica; il trasmettitore, come detto, era frutto della consolidata passione per l'elettronica di Peppe Rosolino.
La giornata trascorreva tra programmi revival, attualità e le immancabili canzoni napoletane, confortate dalle attese e contese dirette, via telefono, con le genuine dediche a marito, figli, parenti e nipoti.
La prima griglia di soci, vide registrare con Peppe Rosolino e Sandro Ruggiero, Tonino Mirto, Mario Faenza ed Enzino Branca, l'orologiaio.
Poi, gli ultimi tre del sodalizio, per sopraggiunti impegni, cedettero il passo ad Enzo Aran, mitico portiere del Capua, è nella foto, la prima diretta del 1976 dal Duomo; Peppe Di Somma, detto il rosso, reduce da una impeccabile passione arbitrale nei campi minori, Giovanni Rapetti, Osvaldo Montagna ed Umberto Toscano.
Il terremoto del 23 novembre 1980, per pochi mesi, mise da parte sogni ed aspettative per la radio capuana, almeno fino a quando non fu trovata una nuova sede, all'inizio del Gran Priorato di Malta.
I soldi erano pochi, per affrontare investimenti strutturali, sicché diventava un problema una qualsiasi riparazione. L'intervento risolutivo del nostro tecnico, Peppe Rosolino, diventava "un miracolo", e microfoni, piatti, mixer, trasmettitore ed i dipoli delle antenne non erano alcun problema per la sua bravura.
Poi, decisioni interne decretarono la fine delle trasmissioni, con la nascita di altre due radio. Era arrivato il momento della televisione: Tele Capua e ReteCapua. Premesso che nell'etere televisivo capuano c'è sempre stata l'ideazione di Nicola Barone, anche in questo caso, Peppe Rosolino seppe dimostrare tutte le sue capacità.
Si devono a lui, le prime dirette dagli studi, con seguitissime trasmissioni, di cui possiamo vantarne la conduzione. Lui, sempre in regia, pronto a consigliare tecnici e conduttori, all'epoca giovanissimi ed inesperti. Ed anche questa è storia di fatti e persone; Peppe Rosolino, il regista dal cuore d'oro.

Nelle foto con Peppe Rosolino, Sandro Ruggiero, il fratello Guido, Enzo Aran nella diretta dalla chiesa Cattedrale del 1976; Pino Rega.

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