Michele giugno“Patto Popolare” è una delle cinque liste che sostiene la candidatura a sindaco di Fernando Brogna. Giugno Michele, Galbiati Paolo, Ragozzino Ines, Arciero Massimiliano, Manna Angelo, Alfano Lucia, Gagliardi renato, Montagna Antonio, De Rosa Simona, Baraldi Alessandra, Fabbiani Anna Monia, Basile Giulio, Esposito Fabiola, Caruso Pietro, Manco Elena, Carusone Vincenzo, questi i sedici componenti che domenica 12 giugno si sono sottoposti al giudizio degli elettori, raccogliendo ben 694 preferenze personali. Ora l’attenzione è tutta proiettata su domenica 26 giugno, per il ballottaggio tra Fernando Brogna e Adolfo Villani. “Domenica 26 giugno Capua avrà il suo nuovo sindaco che dovrà essere Fernando Brogna. Tutti gli esponenti della lista “Patto Popolare” sono a lavoro, casa per casa, per far conoscere il programma della nostra coalizione. La sinistra di Villani, così come si è presentata, sarebbe la terza edizione di un film horror, il cui disastro politico è sotto gli occhi di tutti. Il centrosinistra non è riuscito a garantire nemmeno la basilare vivibilità e i più semplici servizi come il controllo del territorio per evitare il conferimento illecito, nei luoghi più centrali e frequentati o la disponibilità di qualche giostrina per far giocare i nostri figli. Le periferie sono ormai all’anno zero, rispetto al controllo sul decoro, al conferimento illecito dei rifiuti, spazi per il tempo libero”. Così Michele Giugno. “Se volessimo dare per vera la visione apocalittica sulle casse comunali data da Villani –continua Giugno - lo stesso riuscirebbe difficile credere che il comune non aveva nemmeno la possibilità di montare le giostrine a S. Angelo; c’è voluto il Commissario Prefettizio per porre fine a questa vergogna. Parchi pubblici all'anno zero con la villa comunale, il più importante polmone verde per la città, chiusa da anni e con una gara che deve essere organizzata da qualche stratega di appalti pubblici. Due amministrazioni comunali che non sono state capaci di garantire nulla; adesso, vogliono addirittura far credere ai cittadini che saranno capaci di intercettare ogni tipo di fondo dedicato ai comuni, dopo aver perso il cospicuo finanziamento per lo sport, senza aver nemmeno presentato il progetto. Del resto, nel ridicolo erano già caduti con l’assessore ai lavori pubblici Di Monaco, che non solo ha votato No alla delibera del PUC ma quando, unitamente ad altri componenti della giunta, aveva dato il suo avallo all’atto di manifestazione di interesse , la famosa delibera di giunta n.59 del giugno 2020, che candidava Capua a diventare un sito di localizzazione di impianti e centri di servizi da realizzare. Noi cercheremo di impedire che gli stessi attori ci ripresentino lo stesso film horror, magari con scene ancora più orride e terrificanti” .

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