comunedicapua1Gli ultimi quattro rappresentanti del popolo che hanno deciso di non rispondere alle domande di Capuaonline.com e di non prendere parte alle interviste dedicate ai consiglieri e assessori comunali del comune di Capua sono Marisa Giacobone, Pietro Caruso, Luigi Sperino, Savino Mingione per la maggioranza consiliare e Annarita Vegliante per la minoranza. Per quest’ultima c’è stata comunicazione con il direttore della redazione che avvisava della difficoltà di prender parte all’intervista dovuta ai tempi ristretti lavorativi, essendo la stessa impegnata nella lotta al Covid 19 in qualità di appartenente al personale sanitario nazionale ed anche per ragioni di sicurezza nel voler evitare un contatto con i giornalisti della redazione. Discorso diverso per i quattro della maggioranza che, alla stregua dei rappresentanti del PD Patrizia Aversano Stabile, Davide Castelbuono e Luigi Di Monaco, non solo non hanno voluto partecipare alle interviste pubbliche che il portale ha organizzato negli ultimi mesi ma hanno anche pensato bene di non far pervenire alcuna comunicazione circa la loro assenza. Con rammarico evidenziamo questa situazione, ribadendo che non vi è nessun obbligo nel partecipare a delle interviste ma rispondere alle domande dei giornalisti avrebbe dato la possibilità di accendere i riflettori sulle opere ed azioni personali compiute in due anni di navigazione frastagliata e difficile di questa litigiosa, non comunicativa, disarticolata, evanescente e a tratti sgangherata e dozzinale maggioranza consiliare. Partecipare alle interviste vuol dire aiutare i cittadini ma anche i giornalisti a conoscere gli stadi raggiunti dei procedimenti amministrativi, troppo spesso impantanati nelle pastoie burocratiche che rappresentano dei veri e propri lacci che stringono la gola delle amministrazioni pubbliche al pari di cappi asfissianti. Rispondere alle domande dei giornalisti vuol dire mettere una toppa a siti internet istituzionali che non consentono di capire nulla dell’attività amministrativa se non la pubblicazione, obbligatoria per legge, di gare, avvisi e procedure. ghostOrganizzare con i giornalisti un’intervista e non con un ghost writer che mantiene il telefono per riprendere l’intervista del primo cittadino, commenta come una gallina impazzita sui social le dinamiche quotidiane di questa amministrazione comunale, confonde i vecchi palchi della politica con i palchi del teatro con luci ed effetti speciali vuol dire far partecipare realmente il popolo alla vita delle città. Rispondere senza avere il copione ma dicendo semplicemente la verità significa allontanare definitivamente l’idea che la politica sia diventata uno spettacolo organizzato, dove il palcoscenico è occupato dai protagonisti e non dai tecnici della cinepresa, delle luci o delle coreografie di ben più blasonati palcoscenici. Vi racconteremo prossimamente la cronaca di questa crisi politica, della vigliaccheria e dell’inconsistenza di chi dice che vuole solo chiarimenti dai colleghi di maggioranza mentre in realtà non ha il coraggio di presentarsi al protocollo generale dell’ente, ufficializzare le dimissioni e liberare la città da una presenza non scomoda ma certamente vacua. Ultima riflessione. Nel 2019 un evento, l’unico dei pochi, “La Nottata dell’Immacolata”, beneficiò di un contributo di € 37.290,08 poi andato ad un’associazione, attraverso bando pubblico, che avrebbe dovuto curare l’evento nei minimi particolari, sia dal punto di vista degli spettacoli che del marketing. Allora l’Amministrazione comunale fu bravissima ad intercettare quel contributo che prevedeva per la comunicazione di quegli eventi 5000 brochure, 500 manifesti, 200 locandine, 10.000 volantini, di cui purtroppo non tutti hanno potuto apprezzare le grafiche lavorate e minuziose per l’eccezionale velocità con cui sono andate a ruba ed un ufficio stampa con due addetti, di cui almeno pubblicamente sembrerebbe nessuno ha mai visto il volto. Una macchina mastodontica della comunicazione per far conoscere un evento che sarebbe durato appena qualche settimana, il tutto sotto la guida esperta di un direttore artistico. Che peccato che la Regione Campania o qualche altro ente non abbia bandito un concorso dedicato alla comunicazione istituzionale, perchè l’Amministrazione comunale avrebbe potuto parteciparvi e magari vincere, soppiantando in questo modo le carenze economiche del comune di Capua che non può permettersi una spesa simile e garantire l’informazione politica ed amministrativa quotidiana. Un servizio certosino di ufficio stampa, da affidare ad esperti del settore, per far conoscere l’operato degli amministratori, come si conviene – citiamo testualmente - ad un “palazzo di specchi”, immagine carissima e richiamata tante volte durante la campagna elettorale di chi quelle elezioni le vinse nel 2019. Magari il lavoro sarebbe stato in discesa, perchè l’Amministrazione comunale avrebbe potuto ripresentare l’analoga formula, non sappiamo quanto vincente, del servizio comunicazione che ha curato l’evento della Nottata dell’Immacolata con brochure, volantini, manifesti e soprattutto due addetti stampa , e non affidarsi, magari, ad un estemporaneo ed improvvisato freelance, eccitato nel voler far conoscere le gesta del primo cittadino e che affronta la comunicazione istituzionale di un Ente pubblico non con il dovuto garbo ma con la stessa enfasi con cui si pubblicizza la colomba artigianale di Pasqua o il mangime super proteico delle galline.

 

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