angelina lannaAll’I.T. “G. C. Falco” nasce, da un’idea della Dirigente Scolastica Angelina Lanna, la sezione/osservatorio Pari Opportunità, che vuole essere una pagina dedicata totalmente alle donne dalla nascita fino all’età adulta.
Ci rivolgeremo ai giovani che frequentano e frequenteranno il nostro istituto, alle loro famiglie con l’intenzione di valorizzare, in maniera incisiva, il superamento degli stereotipi e dei pregiudizi, che, ancora oggi, sono spesso all’origine di episodi di violenza sulle donne.
La nostra comunità educante, mediante campagne di sensibilizzazione, informazione e prevenzione, renderà la scuola uno dei luoghi privilegiati dal quale possano partire attività contro ogni forma di violenza sulle donne, in quanto essa è un problema strutturale che va trattato e affrontato partendo dai giovani.
Per fronteggiare il fenomeno, saranno predisposti percorsi formativi che daranno valore alla parità tra i sessi, ai ruoli di genere non stereotipati, al reciproco rispetto e alla soluzione non violenta nei rapporti interpersonali.
La scelta della farfalla come logo non è casuale in quanto essa simboleggia, in diverse culture, quella trasformazione interiore che, come nel caso di questo meraviglioso essere della natura, partendo da una condizione limitante, che è quella del bruco, giunge alla piena manifestazione della sua bellezza.
La Preside Lanna è particolarmente attenta alle problematiche sociali, d’altronde è sempre stata attiva sul territorio, in particolar modo, verso le donne. È stata, infatti, fondatrice e Presidente della sede FIDAPA BPW di Capua, dunque, di una prestigiosa associazione di donne per le donne, che è presente e ben rappresentata da donne di valore in tutto il mondo.
I primi passi dell’Osservatorio “Dalla Parte Delle Donne” sono stati mossi con la realizzazione della riuscitissima videoconferenza “dalla Nuova Carta della Bambina alla tutela della donna”, durante la quale è stato vivo il confronto con le altre istituzioni territoriali, con il supporto esperienziale del sociologo Savino Compagnone e della psicologa Emanuela De Crescenzo, che coordina un centro antiviolenza.
La DS Lanna ha immediatamente raccolto l’input ricevuto dalle altre istituzioni territoriali ed ha attivato un Osservatorio sulle pari opportunità dedicato alle donne, in un momento storico particolarmente delicato, durante una sindemia, che ha acuito problematiche di rilevanza sociale già esistenti, quale la violenza sulle donne.
Nel mondo, la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3. I dati ISTAT in Italia mostrano che il 31 per cento delle donne ha subito nel corso della propria vita qualche forma di violenza fisica. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner, parenti o amici. Il 55 per cento degli omicidi di donne sono commessi da un partner o ex partner. Questi dati evidenziano le gravi dimensioni del fenomeno che costituisce una violazione dei diritti umani.
Si stanno sperimentando percorsi formativi per sostenere le donne vittime di violenza su tutto il territorio nazionale con la collaborazione integrata di Istituzioni, esperti multidisciplinari del settore, referenti regionali e delle province, in modo da poter attuare protocolli tecnico-scientifico-relazionali per accogliere le donne ed accompagnarle in un percorso di fuoriuscita dai contesti di violenza.
Dalla parte delle donne nasce anche per raccogliere e monitorare dati relativi al ruolo della donna, oggi, nel mondo del lavoro.
Le donne sono impegnate in tutti gli ambiti lavorativi anche se la parità dei ruoli è lontana. Un binomio vincente e possibile è “Donne e STEM”, l’acronimo dall’ inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics, è un termine utilizzato per indicare le discipline scientifico-tecnologiche e i relativi corsi di studio.
Scienze, tecnologia, ingegneria, matematica sono tuttora materie scelte maggiormente dalla popolazione maschile.
Le materie scientifiche rappresentano ancora un gap di genere e ne parleremo, osservando il rapporto tra donne e scienza, in quanto dobbiamo contribuire a costruire una società nella quale non esistano temi maschili o femminili né condizionamenti sociali che influenzano le scelte di ragazzi e ragazze. Nelle STEM esistono molti stereotipi di genere, cioè percezioni delle caratteristiche sociali, delle differenze tra maschi e femmine e la tendenza ad associarle agli individui di uno dei due sessi, ancora prima di incontrarli e di conoscere come sono effettivamente.
In ambito scientifico, quando si parla di stereotipi di genere si fa riferimento ai ruoli e alle abilità scientifiche che pensiamo siano più adatte ai maschi o alle femmine. Per questo motivo, è importante presentare un’immagine della scienza il più possibile articolata e diversificata. La qualità dello sviluppo tecnologico e sociale è migliorata dalla diversità di chi ci lavora, per questo e per molti altri motivi, dobbiamo lavorare per una società nella quale donne e uomini collaborino alla pari. Le ragazze devono essere protagoniste di questo cambiamento insieme ai ragazzi, non da sole.
Oggi più che mai, è importante parlare di inclusione di genere e tenerla presente nella nostra vita di educatrici ed educatori, discutendone con ragazze e ragazzi.
Essere inclusivi, prestando attenzione al genere, ci allena ad essere inclusivi verso tutti, è come indossare occhiali per guardare il mondo in un modo più giusto. L’Istituto Tecnico “G. C. Falco” offre opportunità di iscrizione ad indirizzi di studio che formano per la successiva frequenza a corsi universitari o ad impieghi lavorativi in ambito tecnologico-scientifico e già ha accolto, accoglie attualmente e si prepara ad accogliere studentesse seguendole e guidandole per il prosieguo dei loro studi fattivamente con protocolli e convenzioni presso Università e/o reti di progetti formativi finalizzati all’impiego lavorativo anche in ambito scientifico.

Prof.ssa Angela Nespoli

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