Lepore2Ha qualcosa di magico lo stuzzicare il fuoco nel forno, attendere il riverbero della fiamma che avviluppa il legno e osservare l’incantesimo il ventaglio di fuoco color rosso, giallo e bluastro riscaldare l’antro misterioso sotto la cui volta di fuoco prende vita il pane, il cibo per eccellenza, semplice e antichissimo. Il cibo è cultura! In esso si fondono conoscenza, tradizioni secolari, valori e credenze dei popoli; nel momento in cui le persone mangiano insieme, nel momento del convivio, il cibo si trasforma in elemento di coesione e delle varie pietanze, dunque, il pane ne è il re. E’ universale e unificante, è generoso perché si presta ad ogni trattamento: tostato per far esibire il pomodoro o i fagioli in superbe bruschette, cotto per arricchire i broccoli o assaporato semplicemente con un giro d’olio, dà vita a golose polpette o riveste i timballi della domenica. Si attendono nove mesi per veder germogliare il seme di grano destinato a trasformarsi in pane, proprio come la gestazione di una mamma ed esso è come l’amore di una madre, una nonna… proprio come nonna Grazia che con i suoi racconti fatti di impasti, lievito madre, matrone di legno e segni della croce ha affascinato talmente tanto suo nipote Daniele da spingerlo a provare questo magico rito. Daniele Lepore, che delizia i palati dei tanti avventori affezionati con gli splendidi impasti delle sue pizze, ogni giorno nel suo laboratorio sperimenta l’alchimia del pane, la cui malia scaturisce, oltre che dal sapore, anche dall’aroma seducente della farina superflua cotta in superficie. Questo “esperimento”, iniziato un po’ di tempo fa quasi per gioco, continua ancora oggi sulla spinta di tutti quelli che hanno apprezzato l’assaggio. Ogni giorno, dunque, Lepore &Farine sforna quello che davvero può essere definito “il pane di una volta”, che riesce ad evocare con il suo sapore intenso, il suo profumo e la sua doratura i nostri ricordi d’infanzia. Di pomeriggio, chi è fortunato potrebbe anche ritrovarsi ad assistere al rito della pala di Daniele che sforna il pane come lo faceva nonna Grazia ,il cui segreto è custodito tra le lingue di fuoco che si rincorrono nel forno delle magie.


Katia Mozzillo & Nazzaro Buonocore

 

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