Anche quest’anno l’epidemia causata dal Coronavirus ha costretto tutti a fare i conti con nuove restrizioni, che non hanno risparmiato il periodo natalizio. Tutto ciò che era considerato come la “tradizionale monotonia/quotidianità delle feste” si è trasformato in un vago ricordo che molti auspicano possa tornare ad essere realtà. Gli stessi eventi che riunivano i cittadini capuani e quelli dei comuni limitrofi in un’unica grande folla entusiasta sono, ormai da troppo tempo, una memoria sfocata che cerca di sopravvivere nell’immaginario collettivo. Il Natale di appena due anni fa pare essere un’utopia irraggiungibile nel prossimo futuro. La vita della comunità non è più motivata dallo spirito natalizio che caratterizzava ogni Dicembre ma è anzi rattristata e demotivata dal terrore che questo incubo non abbia fine. La città stessa riflette i sentimenti contrastanti dei suoi abitanti, con strade spoglie ed anonime. Le poche luci celebrative, poste nei luoghi cardini del centro storico, creano una debole atmosfera gioiosa che ha lo scopo di distrarre il pubblico, almeno per un attimo, dalle difficoltà quotidiane. Le lunghe file fuori i negozi per acquistare doni e dolci sono state, infatti, sostituite dalle infinite code fuori le farmacie per verificare il proprio stato di salute. L’augurio per il nuovo anno è che si possa tornare a fare esperienza della “magia del Natale” tutti insieme, non dimenticando, però, la preziosa offerta di riflessione che questo oscuro periodo ci ha donato.
Francesca Di Benedetto
Liceo Statale “S. Pizzi”- V scientifico A
Cronisti di Classe 2021/22