calenda       "Vedi a cosa servono i social? A scoprire che tua figlia è diretta al confine ucraino. È che l'abbiamo cresciuta un tantino troppo indipendente". Questa è la risposta del politico Carlo Calenda al tweet della figlia Tay che all’età di 31 anni, è una fotoreporter professionista che vive e lavora a Parigi, dove ha documentato, in particolare, una manifestazione del popolo francese nel 2020, quando fu coinvolta nella protesta e colpita allo zigomo dalla polizia. Oggi invece, ha deciso di spostarsi al confine tra la Polonia e l’Ucraina per fotografare le conseguenze del conflitto, ma ancora una volta è finita in prima pagina per aver pubblicato sui social l’annuncio della sua partenza, ma senza aver avvisato i genitori. “Perché non ho avvisato papà? È successo che ieri notte dopo un viaggio lunghissimo, a Cracovia abbiamo incontrato dei van con degli italiani a bordo che portavano aiuti anche loro. Così mi sono entusiasmata e ho scattato delle foto, postandole su Instagram. Ero stanca, insonnolita e non ho pensato di avvisare prima papà che così l’ha scoperto guardando i social” queste sono le parole di Tay che poi aggiunge “Tengo a precisare perché credo sia molto importante, che non sto andando in Ucraina, non sono reporter di guerra. Essere fotoreporter di guerra è un mestiere che non si improvvisa che si deve fare con serietà etica e molte attenzioni. Io non ho le competenze adeguate e sarebbe arrogante e pericoloso andarci”. Numerosi sono però i commenti riguardo l’accaduto e molti, in particolare, criticano l’incomunicabilità che vi è tra i membri della famiglia Calenda e l’utilizzo dei social da parte dei ragazzi, che spesso li mettono al primo posto, anche prima della famiglia.

 

 

Gennarione Erika
2P/A
S.Pizzi Capua
Cronisti di Classe 2021/22

 

 

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