giorno memoriaIl 27 gennaio di ogni anno viene celebrato in tutto il mondo il Giorno della Memoria, per commemorare le vittime dell’Olocausto. Al Falco gli studenti hanno vissuto una Giornata singolare volta non solo a ricordare i milioni di morti, i lutti e le sofferenze di tante vittime innocenti, ma ad invitare a prevenire e combattere, oggi e nel futuro, ogni germe di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza proprio a partire dai banchi di scuola come ha sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni del 2022.
Quando viene istituita questa ricorrenza? Risale al primo novembre del 2005 quando nel corso della 42esima riunione plenaria dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite,la Risoluzione 60/7 ne riportava l’istituzione. Rifiutando qualsiasi negazione dell’Olocausto come evento storico, l’Assemblea Generale ha adottato per consenso la Risoluzione 60/7 condannando “senza riserve” tutte le manifestazioni di intolleranza, incitamento, molestia o violenza contro persone o comunità».
Perché è stato scelto proprio il 27 gennaio? La data è particolarmente significativa perché il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, le quali marciavano in direzione della Germania impegnate nell’offensiva VistolaOder, entrarono ad Auschwitz per liberarla. Varcando il famoso cancello sormontato dalla scritta “Arbeit macht frei”, “il lavoro rende liberi”. Si stima che nel campo morirono da 1 a 1,5 milioni di persone, in maggioranza ebrei. I sovietici trovarono anche cumuli di vestiti, capelli pronti per essere venduti, occhiali, valigie, utensili da cucina e scarpe.
Qual è stato un contenuto nuovo ed aggiunto allo studio della Shoah? Attingendo alle numerose testimonianze e ricerche condotte ci siamo imbattuti nel “Civico Giusto”, un’altra forma di Memoria che si affida ai simboli e ai luoghi. Per molti ebrei ci fu una storia diversa. Una storia di fratellanza, di amore, di solidarietà che il CIVICO GIUSTO intende celebrare e onorare raccontando e ricostruendo la vicenda di quanti accolsero queste persone, a volte sconosciute, nel cuore delle loro case, offrendo loro un nascondiglio e mezzi di sostentamento, rischiando la propria vita, senza chiedere nulla. Anche per lunghi mesi. “Il Civico Giusto” è dunque un luogo dove qualcuno ha disobbedito a un violento ordine esterno per lasciar prevalere una rischiosa disposizione interna: proteggere un perseguitato ed esporsi alla persecuzione. La Memoria che rischia così di essere sepolta nel silenzio della storia e non esistere più con quei gesti, invece, ha cambiato destini e vite e dunque hanno seminato il mondo. “Il Civico Giusto” ha l’ambizione di riportare nei loro quartieri e nelle loro case, quegli “alberi” affinché i loro frutti possano maturare nelle coscienze delle nuove generazioni e spandere nuovi semi di solidarietà, inclusione e fratellanza L’obiettivo è quindi quello di “segnare e riconoscere” in maniera tangibile, quelle case che, grazie al coraggio degli abitanti, sono stato il sicuro rifugio di chi veniva braccato dai nazifascisti. Un progetto dal respiro europeo che prende l’avvio da Roma e che, attraverso la ricerca e la raccolta delle testimonianze, ha l’ambizione di proporsi a tutto il continente per testimoniare che, anche nei periodi più bui della storia, ci saranno sempre persone che manterranno accesa la fiaccola dell umanità. Come è proseguita la Giornata della Memoria per gli studenti dell’I.T. “G. C. Falco”? Molte classi dell’Istituto hanno partecipato all’Evento in streaming ”La progettazione sistematica della soluzione finale”. L’evento curato dall’Istituto Superiore “Europa” di Pomigliano d’Arco è stato ricco di incontri e testimonianze afferenti alla Shoah. Gli interventi della Prof.ssa Antonella Di Diana, ebraista e studiosa della Shoah e del Prof.re Gianluca D’Agostino, dell’Istituto Campano per la storia della Resistenza e dell’Antifascismo sono stati i punti d’avvio di momenti di riflessione e discussione con i docenti. Gli studenti delle classi V hanno realizzato Compiti di realtà afferenti le “Pietre d’inciampo “e il “Civico giusto”, attività socializzate a tutti gli studenti. Nutriti di una miriade di testimonianze della Shoah gli studenti del Falco si impegnano a non dimenticare mai e ad operare sempre uniti per “buttare fuori dalla porta la guerra, prima che sia la guerra, come afferma Gino Strada, a buttare fuori dalla storia l’uomo”. «Noi siamo la Memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza Memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere» (José Saramago)

 

FRANCESCO BOVENZI IV ACA

Cronisti di Classe 2021/22

 

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